giovedì 30 ottobre 2008

da globalproject.info 29/10

Mercoledì 29 ottobre 2008 19:50 Reggio E. - Presidio spontaneo in prefettura

Dopo la notizia dell’approvazione del ddl Gelmini gli studenti scendono in piazza

La giornata di oggi, mercoledì 29 ottobre 2008, segna l’inizio delle mobilitazioni reggiane contro la legge 133/2008.
Una legge che, mentre Berlusconi Tremonti e la Gelmini annunciano cospiscui finanziamenti alle banche in crisi economica, taglia 1,5 milardi di euro ai fondi del finanziamento ordinario per l’Università pubblica, blocca il turnover tra docenti e ricercatori (ogni 10 docenti che andranno in pensione, solo 2 ricercatori precari vedranno assegnarsi la cattedra) e dà la possibilità alle facoltà di diventare "fondazioni di diritto privato", spianando di fatto la strada ai privati che vogliono finanziare (con quali fini?) interi corsi di laurea.
Dopo la conferenza e il blocco della didattica organizzati dalla facoltà di Scienze della Formazione nel corso della mattinata, gli studenti si sono autoconvocati in assemblea per discutere sulla risposta da dare allo scempio del governo Berlusconi nei confronti dell’Università e della scuola pubblica.
L’assemblea ha così deciso di muoversi in maniera spontanea verso la prefettura di Reggio Emilia, simbolo del governo nazionale in città, dando vita ad un presidio partecipato da una settantina di persone armate di megafono e striscioni.
Le studentesse e gli studenti dell’università hanno poi lanciato una mobilitazione per il prossimo 7 novembre, data nazionale di mobilitazione diffusa contro la 133 e il ddl Gelmini, annunciando di voler costruire una grande manifestazione che coinvolga tutto il mondo della scuola e della formazione (dalle elementari all’università).

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