martedì 18 novembre 2008

Riflessioni...

Ecco due stralci di scritti che hanno appassionato la rivolta universitaria nel Maggio Francese
del 1968; a distanza di 40 non hanno certo perso la loro attualità...


[...]Noi pensiamo che la nostra civiltà occidentale,
si trovi di fronte ad un vicolo cieco.
Non vogliamo più dover scegliere tra destra e sinistra, nord e sud, est e ovest.
Riteniamo che ci siano altre scelte, altre opzioni al di là delle vecchie
strutture politiche attuali.
Raggruppandoci al di fuori dei partiti e delle tendenze politiche
intendiamo mostrare il nostro desiderio di unione e la nostra determinazione a creare,
al di là dei vecchi risentimenti nazionalistici, un'Europa nuova fondata su strutture
e principi politici nuovi. [...]
[...] Quanto all'università, ci siamo accontentati di far notare certe aberrazioni:
che le aule della Sorbona sono piene da scoppiare ad Ottobre e vuote a Gennaio;
l'assurdità di certi programmi e di certi esami; la mancanza di contatto con i professori;
gli sbocchi limitati dell'università [...]

Ecole spèciale d'Architecture,
Maggio 1968


[...] L'università è oggi organizzata secondo uno schema gerachico: tutte le decisioni
sono prese al vertice della piramide. L'insegnante non deve fare altro che applicare
le consegne di esami, orari e programmi; lo studente deve solo lasciarsi passivamente
istruire [...]
[...] C'è crisi perchè un'università di massa non è pensabile al vertice e perchè la società deve ora immaginare delle strutture che permettano all'università di assolvere alle sue nuove funzioni di formazione di massa. Una formazione non ridotta alla trasmissione pura e semplice
di conoscenze implica la partecipazione di tutti alla creazione dinamica del sapere.
IL MOMENTO CREATIVO DELLA CONOSCENZA è CREAZIONE E NON DIGESTIONE[...].


Il gruppo di sociologia della Ecole
des Mines
Maggio 1968

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